Inizialmente era conosciuta nei primi ambienti che nell'anno 1962 in seguito ad un esplorazione speleologica hanno fornito importanti reperti preistorici tra i quali una ciotola restaurata in quei periodi con grappe di piombo.
Nel 1970 lo sfondamento di un grosso crostone stalagmitico permise l'accesso ad un reticolo di cavità sotterranee caratterizzate dalla presenza di un fiume che in periodi di piena allaga la maggior parte della grotta rendendola molto pericolosa per le esplorazioni speleologiche: le acque sotterranee vengono oggi utilizzate a fini potabili dalla città.
Molti ambienti riccamente concrezionati da stupende bianchissime aragoniti, sono stati per la facilità di accesso dei ricercatori di minerali, completamente deturpati dall'asportazione di stalattiti ed eccentriche.
Dopo la Grotta di Su Mannau di Fluminimaggiore è la cavità piu' estesa del Sulcis - iglesiente.
Oggi la grotta rientra all'interno di un sito di interesse comunitario che dalla vallata di Corongiu de Mari si spinge sul Marganai.
